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Pieve di San Giovanni Battista a Corsano Monteroni d’Arbia

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Pieve di San Giovanni Battista a Corsano Monteroni d’Arbia

Viaggiare con gli esperti | La Toscana degli Etruschi

A piedi o pedalando tra i borghi senesi dal lontano passato etrusco noti e meno noti, con vestigia archeologiche, dimore storiche e paesaggi incantevoli, e oggi con eventi e festival durante l’estate

Laura Giuliani

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Per chi voglia godere della natura incontaminata della campagna toscana, il Cammino d’Etruria Centro, che si snoda lungo circa 255 chilometri tra sentieri e strade campestri percorribili a piedi o in mountain bike attraverso oltre 15 borghi medievali, offre un’esperienza fuori dal comune da assaporare lentamente, nel silenzio del paesaggio e lontano dai circuiti tradizionali. L’itinerario si aggiunge ad altri cammini storici e percorsi già esistenti, come ad esempio la Via Francigena, percorsa dai pellegrini che andavano e venivano da Roma, e la Via Lauretana, antica strada etrusco-romana che collegava Cortona a Montepulciano e Siena.

Nato nel 2018 da un’idea dell’archeologo senese Diego Vichi e di Gianfranco Bracci, guida ambientale, il Cammino unisce a panorami mozzafiato, borghi arroccati, abbazie e castelli fortificati, le testimonianze etrusche sparse nel cuore della Toscana, grazie al coinvolgimento di amministrazioni e associazioni locali, e pur essendo ancora in fase di realizzazione (manca la segnaletica e l’accoglienza è in via di strutturazione), è già fruibile da camminatori esperti o in compagnia di una guida. A farne parte i Comuni di Volterra, Càsole d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Sovicille, Monteroni d’Arbia, Murlo, Buonconvento, Montalcino, Asciano, Trequanda, Pienza, Montepulciano, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Cetona, Sarteano e Chiusi. All’escursione naturalistica e storico culturale si può abbinare un percorso esperienziale declinato a seconda delle risorse del luogo che lo rendono una tappa unica e speciale.
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La partenza è da Volterra, città stato etrusca e prima Città toscana della Cultura 2022. La sua storia millenaria affiora ancora dai resti fossili inglobati nelle strade lastricate dei vicoli a testimonianza della presenza del mare in tempi lontani. La città, che racchiude testimonianze etrusche, romane, medievali e rinascimentali, è situata al centro della Val di Cecina, famosa per calanchi, balze e colline metallifere dove gli Etruschi estraevano argento, ferro e rame, e per i soffioni naturali sfruttati nelle centrali geotermiche. Volterra è nota per il Museo Etrusco Mario Guarnacci (riallestito completamente nel 2022 e le cui 40 sale sono state al centro di un progetto di scansione 3D), oltre che per le saline e la lavorazione dell’alabastro. Per rivivere l’atmosfera medievale dell’anno 1398, il 13 e il 20 agosto da non perdere è la tradizionale rievocazione storica in abiti d’epoca.

A circa 20 chilometri si trova Càsole D’Elsa, immersa tra vigneti e ulivi sulla sommità di un colle e circondata dalla Foresta di Berignone e dai boschi della Montagnola Senese. Pur avendo un impianto medievale, le sue origini risalgono già alla fine del IV secolo a.C., come attestano i materiali conservati nel Museo Civico Archeologico della Collegiata nel centro storico. Non lontano sorge Colle Val D’Elsa, in cima a un colle collegato alla parte bassa da una funicolare. Nella Piazza del Duomo è in fase di riallestimento il Museo Archeologico «Ranuccio Bianchi Bandinelli», nel Palazzo del Podestà dedicato allo studioso senese, con reperti provenienti dal territorio: il Parco Archeologico di Dometaia vanta una necropoli di 56 tombe etrusche. A Colle Val d’Elsa si fabbrica il 95% della produzione italiana del cristallo e vi è anche un museo dedicato che riaprirà in settembre.

Delle Terre di Siena fa parte il borgo di Sovicille racchiuso da mura di origine quattrocentesca; non lontano merita una visita la Pieve di Ponte allo Spino, straordinario esempio di arte romanica. Per gli amanti della natura dal Ponte della Pia partono i sentieri della Montagnola, mentre la riserva dell’Alto Merse dichiarata area protetta nel 1996 è ricca di varietà arboree e specie volatili.
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Tappa obbligata dei pellegrini che oltrepassavano Siena lungo la Via Francigena, Monteroni D’Arbia rivela nel suo borgo un mulino ad acqua del XIV secolo, mentre nella campagna la Grancia di Cuna è una fattoria fortificata medievale realizzata nel 1224. Non distante la bellissima Pieve di Corsano. Tra agosto e settembre nella vicina Ponte a Tressa si svolge la Fiera a Tressa con prodotti tipici del luogo (cinta senese, Chianti e vin santo). Anche se un po’ fuori mano, vale la pena raggiungere il piccolo borgo medievale di Murlo, in origine cinto da mura e con solo due strade, oggi abitato soltanto da 13 famiglie.

Nato intorno al Palazzo del Vescovo che ospita il Museo Archeologico (11 sale su tre piani da cui si gode un panorama straordinario), vanta origini etrusche e molte sono le testimonianze provenienti dall’insediamento di Poggio Civitate (VII-VI secolo a.C.) che ha restituito statue fittili tra cui la celebre scultura col cappello, simbolo del museo. Qui è stato da poco portato a termine un progetto per non vedenti con tanto di laboratorio artigianale per la lavorazione delle antefisse. Dal 29 luglio al 6 agosto il castello sarà palcoscenico della Settimana della Musica, mentre a fine agosto si svolgerà Blu Etrusco Murlo, festival della cultura etrusca.

A Buonconvento, uno dei borghi più belli d’Italia secondo l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, meritano una visita il Museo di Arte Sacra della Val d’Arbia (con opere di Duccio di Buoninsegna e Pietro Lorenzetti) e il Museo della Mezzadria senese. Terra natale del famoso Brunello (degustazioni e cena presso l’azienda Martoccia), Montalcino, a circa 550 metri di altezza, è anche un importante produttore di zafferano, attestato già dal Cinquecento quando veniva utilizzato come moneta di scambio (è possibile acquistarlo in preziosi fili viola presso l’azienda Pura Crocus).
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Il borgo che deriva il suo nome dal Monte dei Lecci (legno già usato al tempo degli Etruschi) trasformatosi poi in Montalcino, insieme a Pienza, Radicofani, Castiglione d’Orcia e San Quirico d’Orcia fa parte del Parco Naturale della Val d’Orcia, dal 1996 Patrimonio mondiale dell’Unesco. A parte una breve parentesi comunale, il borgo è sempre stato nell’orbita di Siena. Nella piazza principale, sulla parete del Palazzo Comunale, mattonelle di artisti celebri ricordano anno per anno le annate del Brunello con tanto di punteggio. Dal 18 al 23 luglio alla Fortezza di Montalcino si svolgerà la 26ma edizione di Jazz&Wine.

Nei dintorni la bellissima Abbazia di Sant’Antimo ricorda le chiese romaniche francesi e per raggiungerla si passa dalla suggestiva area archeologica di Poggio Civitella a 661 metri di altezza, immersa in un bosco di cerri e castagni, unico esempio di fortezza etrusca di età ellenistica (IV-III secolo a.C.). I primi scavi si devono a Ivo Caprioli, ripresi da Luigi Donati dell’Università di Firenze che ha scavato dal 1995 al 2008, anno dell’apertura del Museo Archeologico di Montalcino. L’area archeologica, oggi un po’ trascurata, comprende anche i resti del villaggio arcaico abbandonato nel V secolo a.C., due abitazioni, un’area artigianale, una tomba a camera e un sacello.

Proseguendo tra le suggestive Crete Senesi ci s’imbatte nel piccolo centro di Asciano, le cui origini etrusche sono testimoniate da insediamenti sparsi intorno ai corsi d’acqua e i cui materiali dell’alta valle dell’Ombrone si trovano nel Museo Palazzo Corboli, legato alla facoltosa famiglia dei mercanti Bandinelli, che oltre a ospitare la sezione archeologica conserva una delle più straordinarie raccolte di arte sacra con opere dei massimi artisti senesi dal XIII al XVII secolo e bellissime sculture lignee: da vedere la sala affrescata con le Quattro Stagioni. Non distante, il Museo Cassioli con i pittori senesi dell’Ottocento. Al confine con la Val d’Orcia spunta in cima a un poggio il borgo di Trequanda con il Castello della famiglia dei Cacciaconti e la Chiesa romanica dei Santi Pietro e Andrea nella piazza centrale. Qui si produce un ottimo olio extravergine di oliva.
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Città ideale del Rinascimento per le sue proporzioni, Pienza fu voluta da papa Pio II (l’umanista Enea Silvio Piccolomini) che nel 1459 affidava il progetto all’architetto Bernardo Gambarelli detto Il Rossellino seguace di Leon Battista Alberti. Nella piazza principale a forma di trapezio la Cattedrale, Palazzo Piccolomini con il primo esempio di giardino a terrazze del Rinascimento, Palazzo Borgia e il Palazzo Comunale. Fino al 5 novembre presso il Conservatorio San Carlo Borromeo 25 dipinti a olio di Dario Neri celebrano la Val d’Orcia con i versi del poeta Mario Luzi nella mostra «Il paesaggio stato d’animo».

Nei dintorni, la Pieve di Corsignano è ancora in restauro e i lavori dovrebbero terminare entro la fine dell’anno. Per una sosta in zona lo straordinario Agriturismo Podere Spedalone consente di mangiare biologico e dormire in semplici ma ricercate suite con piscina e affaccio spettacolare sulla valle. Volendo fare una deviazione nell’incantevole borgo di Bagno Vignoni è possibile immergersi nelle calde acque termali che alimentano le vasche delle piscine all’aperto dell’Albergo Posta Marcucci.

L’itinerario prosegue con la visita di Montepulciano, che nella Piazza Grande raduna anche il Duomo e il Palazzo Comunale. Rinomata per il Vino Nobile di Montepulciano, in agosto si riempie di turisti anche in occasione della festa «Il Bravìo delle Botti», la tradizionale sfida delle otto contrade con sbandieratori e rievocazioni storiche. Dal 14 al 30 luglio, qui come in altre località della Valdichiana senese, si svolgerà «Il Cantiere Internazionale d’Arte» con esibizioni artistiche e concerti di musica classica.

Da Montepulciano si raggiunge facilmente Chianciano Terme, la cui fortuna è legata alle sorgenti che lo hanno reso un centro termale famoso fin dall’antichità. Scorci suggestivi e panorami si alternano ai musei del centro storico come quello Archeologico e quello della Collegiata. Appena fuori, la Riserva Naturale di Pietraporciana consente di percorrere sentieri e strade sterrate immersi nella natura. Anche il piccolo borgo di San Casciano dei Bagni deve la sua notorietà all’acqua e al recente e fortunato ritrovamento delle 24 statue votive etrusco-romane nel Santuario della Vasca sacra, oggi restaurate grazie al progetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con l’Istituto Centrale per il Restauro e il sostegno (70mila euro) della Fondazione Friends of Florence.

Il borgo di Cetona, alle pendici dell’omonimo monte, accoglie il visitatore dall’alto della sua rocca tra ulivi, cipressi e pini, dischiudendo il bellissimo e luminoso centro medievale dalle strade lastricate di pietra. Di origini etrusche, vanta un passato ancora più lontano che rimanda all’Età del Bronzo e al Paleolitico. I numerosi reperti si trovano nel Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, e nel Parco Archeologico Naturale di Belverde è possibile visitare grotte e ripari utilizzati dall’uomo 40mila anni fa. Dal 21 al 23 e dal 28 al 30 luglio si svolge la Corsa delle Brocche, dal 24 al 27 agosto invece «Cetona omaggia Ceronetti».

Il borgo di Sarteano è associato alla famosa tomba etrusca della Quadriga Infernale nella vicina necropoli delle Pianacce: visitabile una volta a settimana ha una replica fedele nel Palazzo Gabrielli, sede del Civico Museo Archeologico. Infine Chiusi, città stato dell’Etruria settentrionale interna, dal passato etrusco, romano, longobardo e medievale, la cui storia è illustrata nel Museo Nazionale Etrusco sotto il quale corre una rete di cunicoli con il cosiddetto Labirinto di Porsenna, parte del Museo Civico «La città sotterranea» e del Museo della Cattedrale.

L’Abbazia di Sant’Antimo

La Fortezza di Montalcino

Il borgo di Murlo

Pieve di Ponte allo Spino di Sovicille

Laura Giuliani, 29 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

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